Il valore di un uomo

La sequenza musicale di questo brano parte da una situazione di iniziale calma, “rotta” all’improvviso da un rovinoso attacco, un assedio prolungato, che conduce all’inevitabile scenario di devastazione e si conclude con la successiva fase di ripartenza e di ricostruzione. Se, quindi, per l’avvicendarsi di toni infuocati ed appassionati con altri più riflessivi, di quiete e di rassegnazione, sono queste le suggestioni suscitate dal brano - richiamate anche da alcune fra le diverse immagini abbinate al susseguirsi delle note – è facile associarlo alla rappresentazione della insensata atrocità della guerra. Perché questo titolo, “Il valore di un uomo”? Perché, in occasione di un conflitto armato, viene da riflettere sui due opposti “livelli” di valore, che possono essere attribuiti ad una persona e cioè:

1. Quanto poco (in realtà niente) vale l’empio, che si rende colpevole dello scatenarsi di un conflitto e quanto poco nella sua testa deve valere l’essere umano, al quale causa distruzione e dolore!
2. Che incommensurabile valore ha, invece, colui che porta avanti – talvolta anche rischiando la sua stessa vita - i princìpi della pace, della libertà, della democrazia, del rispetto del prossimo e del progresso sociale!